Dopo il successo di Calendaria 2021, l’associazione Toponomastica femminile, con la collaborazione di Matilda Editrice, ha realizzato Calendaria 2022. Il calendario, trilingue (italiano-francese-inglese), è dedicato a 62 donne europee del passato, distintesi nei diversi campi correlati ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, proiettate quindi nel futuro. Calendaria 2021 era stata ideata nella primavera del 2020, in pieno lockdown.
Constatando che erano soprattutto le donne a pagare le conseguenze della pandemia, avevamo voluto sottolineare, ogni giorno dell’anno e in ogni contesto, il loro attivo contributo nei più diversi campi dell’ingegno e del sapere, per arginare e ridurre stereotipi, pregiudizi e comportamenti sociali discriminatori, per combattere le dinamiche di segregazione di genere nell'istruzione e nella formazione e di conseguenza nel mercato del lavoro, per sviluppare l’autostima nelle ragazze e il reciproco rispetto tra sessi.
Oggi, per vincere la sfida economica e sociale che ci troviamo ad affrontare dopo mesi e mesi di inattività-isolamento-crisi, è indispensabile un’iniezione di fiducia collettiva. Pace, democrazia, solidarietà, equità, condivisione di ideali, culture e buone pratiche: questa è l’Europa di cui abbiamo bisogno. Calendaria 2022 è un progetto corale.
La squadra di lavoro, coordinata dalla presidente di Toponomastica femminile Maria Pia Ercolini, dalla responsabile di Matilda Editrice Donatella Caione e dall’architetta Livia Fabiani, curatrice grafica del progetto, comprende anche 13 illustratrici appartenenti a 7 Paesi dell’Unione Europea. Il progetto editoriale e grafico è supportato dal lavoro di ricerca, scrittura, traduzione e redazione di tante socie di Toponomastica femminile e altre donne europee. Molte sono le giovani tirocinanti, che con Calendaria avranno l’occasione di sperimentare, acquisire competenze, conoscere, svolgere lavoro di gruppo. Siamo infatti convinte che il trasferimento di competenze intergenerazionale sia un punto nodale per la formazione di un’Europa nuova.